306 pur ancor ferito un poco nella barba. Circa duecento uomini d’ arme del duca et una banda di svizzeri et assai numero di milanesi posti in rotta sono campati, accompagnati però da domino Mercurio fino nelli borghi di Milano e hanno lasciato quelle artiglierie che avevano, che per quello se dise sono circa pezzi tredici. Questi magnifici oratori invero hanno fatto oggi officio non da oratori ma da veri capitani e molto di più di quello che se li richiede, del che meritano essere commendati. Fussemo con lo Illustrissimo signor Capitanio a rallegrarsi con la Maestà Cristianissima qual trovassimo a tavola, mi abbracciò con grandissima accoglienza e disse a sua eccellenza : monsignor ; Vuj ne avete data la vittoria e lo scrivemo a madonna nostra madre ; ringraziando molto la Celsitudine vostra e volle che disnassimo con Sua Maestà, e non volendo noi, ne fece istanza che andassimo a mangiare con Monsignor Gran Maestro con il quale ci rinfrescassimo alquanto e tutti uno ore commendano il bell’ esercito di Vostra Sublimità alla quale non voglio restar di notare che svizzeri, iudicando la vittoria per loro, aveano mandato forse ducento fanti qui a Marignano per tagliare un ponte che è sopra Lambro persuadendosi di romper francesi e guadagnar tutti li cariaggi, quali sono stati tutti tagliati a pezzi. Il clarissimo mio collega questa mattina si appresentò nella spianata e dopo stato dalla Maestà Cristianissima si è ritornato a Lodi per far spedire le artiglierie a Crema et intertenir quelle fanterie lì : restami solum a dir a Vostra Eccellenza che la Maestà del Re oggi ha dimostrato tal valore della persona sua che mille Cesari avria superato ed ha fatto tal fatica da ieri in qua che è cosa maravigliosa a credere che la età di Sua Maestà lo patisca; pure a laude de Dio sta bene. Non mi par che li abbia da dir altro se non che con grandissima istanza si mandi danari, ecc. perchè il sig. Capitano voi mandar