555 7. 1550 a’ 5 decembre in Cons. di X et Zonta. Oratori di Curia. (Biblioteca Brera). Per le alligate vi havemo scritto quanto ne occorre circa la renontia del Patriarcato in risposta delle vostre di 28 et 29 nelle quali scrivendone voi anco,l’ officio, che liavete fatto con sua S.tà in materia delli doi dottori, che si hanno da deputare dalli rettori nostri in cadauna città per aiutare 1’ inquisitione d’ heretici, havemo voluto col cons.» n—ro di X et zonta rispondere per questo anco a quella parte, et vi dicemo, che con satisfatione havemo inteso, che sua S.til da poi che da noi è stata informata dell’ intention n~ra, che è, che questi dottori solam.te siano per aiuto alli ecclesiastici, sia restata ben contenta, et acquietata, sì come aspettavimo d’ intender, che dovesse esser; et se ben perciò credemo, che S. Stà non sia per dire altro in questa materia, non di meno in caso, eh’ ella tornasse a parlarvene, le esponerete con quella più grata forma di parole, che saprete usar, che noi siamo così studiosi non solam.te della conservatione, ma ancora dell’ aug.t” et della dignità, et autorità di S. B.ne et di quella S.t“ Sede, che quando potessimo, non vorressimo mai diminuirla in modo alcuno, anzi siamo sempre per continuare nell’antiquo costume della Rep.oa n—ra, che in molte occasioni ha esposto le facoltà et il sangue per esaltatione d’ essa S.ta Sede ; laudando la S.tà sua, che non permetti che da alcuno sia usurpata la giurid.°e sua, sì come si conviene alla suprema dignità, eh’ ella tiene meritami®, et affirmandole, che questi dottori secolari non sono per far sententie, le quali tutte sono riservate alli ecclesiastici, nè per impedir in alcuno modo la giurisdition loro, ma solam.te per darli quei aiuti, che sono necessarij di havere da huomini pratici, intelligenti et da bene, della condition et qualità delli rei, et delli testimonij, acciochè li giudici possano più fondatami fare le sue sententie secondo la giustitia, ad honor del Sig.e Dio, et aug.t0 della sant.“* fede n—ra ; et che havendo noi veduto,