294 perarlo mandò tosto la Repubblica ii conte Pietro Baldas-sare Scipione per terra e Bartolomeo da Mosto savio di terraferma per mare, ma con infelice successo ; nè meglio vi riuscì Girolamo Savorgnano, perchè mal sostenuti i suoi sforzi (1) ; onde il Frangipane, venuto in maggior animo, assai maggiori cose meditando, occupava Udine e Cividale e poco men che tutto il Friuli. E già volgevasi a battere Osopo, fortezza in cui il nerbo delle genti veneziane erasi raccolto, difendendola Girolamo Savorgnano che lasciò ai posteri onorata memoria ed esempio di singoiar fede e di amore verso la repubblica veneziana. Chi per quella strada carreggiabile, la quale da Vilacco conduce a Yen-zone, viene di Germania in Italia, giunto al luogo detto Ospitale, vede i monti in due parti dividersi, e l’un braccio stendersi all’ occidente verso Trento, 1’ altro con contraria direzione verso Gorizia, formando là le Alpi Carniche, qua le Giulie. Tra mezzo è posto il paese del Friuli, e all’uscire da codesta serie di monti, s’appresenta agli occhi il castello d’ Osopo, sopra un picciol monte tutto di sasso che si solleva sulla pianura come guardia e custodia collocata quasi da natura a chiudere di là il passo dell’ Alemagna. Sorge la rocca in cima al monte per natura ed arte fortissima e a questo monte venne a rompersi 1’ orgoglio del Frangipane : il quale tentato più volte l’assalto, invano adoperate le artiglierie, invano ricorso agli approcci e ai lavori nel duro sasso, sempre respinto dal Savorgnano, pur tuttavia s’ostinava in quell’ assedio, finché giunto l’Alviano con poderosi soccorsi e di già rioccupata gran parte del Friuli, deliberò, bruciate le macchine ossidionali, levare 1’ assedio, e volgersi coll’ esercito verso Germania. Se non che inseguito dall’ Alviano e assalito fra quei monti e di- (1) Vedi le sue letter# nel nuovo Archivio Storico, Tomo II, parte II e seg.