Capitolo Quinto. Guerra cogli Ottomani e sue cause. — Provvedimenti. —• Ordine di battaglia alla Sapienza. — Battaglia. — Antonio Grimiini capitano generale accusato della sconfìtta. — Furore del popolo. — I figli del Grimani. — Processo e condanna. — I Turchi in Friuli. — Maneggi di pace. — Lettera di Alvise Manenti da Adrianopoli. — Proposizioni di lega col Papa, con Francia e Ungheria. — Fiacchezza nel governo della Repubblica. — Deboli ri-sultamenti della proposta lega. — Introduzione di pace e sua conchiusione. 1 Turchi, sempre attenti a profittare delle discordie 1499. della Cristianità, non cessavano quand’anche non fossero in guerra aperta, dal molestare con incursioni e depredazioni ora l’Italia, ora 1’ Ungheria, or la Dalmazia. La Repubblica a cessare queste molestie dopo aver interrogato Battista Gritti, bailo a Costantinopoli, sulle disposizioni del nuovo sultano Bajezid II (1), vi avea mandato il cavalier Antonio Vetturi a rinnovare la pace, con commissione di cercare di riavere, se fosse stato possibile, Negroponte (2). Ma neppur i trattati assicurar potevano i mari e le coste dai pirati che fino a Capodistria portavano via gli abitanti per ischiavi (8), ormai più non osando i Veneziani vigorosamente reprimerli, anzi essi medesimi mandavano a scusarsi col sultano di qualche disordine successo ai confini (4). Pur finalmente al continuo crescere la gravità del male scuotevansi e ordinavano a Nicolò Pesaro capitano del Golfo non permettesse ai Turchi di sbarcare a Corfù, e se non si trovasse avere forze bastanti per impedirneli, chia- (1) 9 lugl. 1482, Secreta pag. 24. (2) 27 Detto. (3) Lagnanze al Turco 7 genn. 1483, Secr., p. 1G3. (4) 20 marzo 1487, p. 61.