100 d’ essere prontamente ammesso avendo cose di somma importanza a comunicare. Fatto entrare disse: « Serenissimo Principe, è morto il re di Francia, e che ciò sia vero, leggete questa lettera. » E così dicendo la porse, e per quella il duca faceva intendere come da un corriere che con grande celerità veniva da Francia, diretto a Firenze, avea saputo la notizia di quella morte avvenuta il giorno 7 (1) ; che il re dopo aver desinato, e stato al necessario, era stato preso, mentre si allacciava le calze (i calzoni) da un accidente e gettatosi sul letto, era poco dopo spirato, senza altramente parlare ; che le porte d’Amboise, ov’egli allora trovavasi, erano state serrate per un giorno; che il duca d’ Orleans era succeduto e fatto re di Francia (2). Una notizia sì grande si divulgò tosto per Venezia e chiamato 1’ ambasciatore di Milano dissegli il doge : « Magnifico oratore : voi avete avvisi che il re di Francia viene in Italia, e noi abbiamo che è morto ». La notizia fu accolta generalmente con piacere, tuttavia parecchi ancora ne dubitavano, e si facevano varii commenti, e chi credeva nella successione del duca d’Orleans, e chi che gli sarebbe contesa dal duca di Borbone : pensavano alcuni essere 1’ Orleans giovane di trentasei anni, di natura bellicosa e d’ingegno, e già intitolandosi duca di Milano, 1’ Italia si troverebbe in peggiori termini di prima ; altri che la Francia perderebbe la Bretagna la quale spettava alla regina vedova. Alfine giunsero altre lettere da Milano che confermavano la morte del re per un attacco del mal caduco cui andava soggetto. Così moriva Carlo Vili, nella fresca età di vent’ otto (lì Sanudo Diarii t. I, parte II, foglio 33 e segg. (2) Il Sanudo osserva: tal nuova vene prestissima da ogni banda., Eerchò in sette zorni si avè da Ambosa. E il corriere mazò in strada n 13 cavalli. — Qual differenza di tempi !