496 Y. Legge sulle Pompe (1). ^Dìarii Sanuto, t. VI, p. 371). Queste sono le cose devedate (vietate) et concesse nel vestir dele done, aparati et fornimenti de case, pasti et colation de noze, compagnie, baptizari, election ad officij, regimenti. Procuratie, convidi et altro. E prima: I. Cerca al vestir dele done. In testa et per ornamento da testa non si puoi portar pendenti, sonnagietti, zoie ne perle de sorta alcuna, sotto pena a cadauna dona de questa terra over habitante in questa terra de qualunque grado e condition se sia putto, o putta, de perder quelle con li vestimenti et abiti sopra li qual fossero diete gioie over perle ; et li maridi se le sarano maridade, et non essendo maridado i padri over quelli sotto il governo di qual seranno con-stitute dicte done putti o putte cadano a pena de ducati 50 a soldi 124 per ducato e da esser mandati ai governadori a pagar per tre anni ducati 50 de più per ogni decima oltra quello si dovessero pagar : et non possi alchun dei predicti per i dicti tre anni (1) Fra le molte leggi repressive del lusso, emanate dalla Repubblica veneta, la più antica di cui facciano ricordo i pubblici registri, è del 1299, quasi contemporanea all’ordinanza di Filippo il Bello di Francia del 1294. Nel volume III di questa storia (p. 547 e 386) abbiamo fatto conoscere alcune disposizioni relative al lusso, del 1834 e 1360; ora stimiamo opportuna a compire il quadro dei costumi (t. V, pag. 246) durante la guerra per la Loga di Cambrai, la pubblicazione di questo documento, che il copista dei Diarii dice aver tratto dalla stampa inserta nell’ originale. Altri esemplari di essa a stampa, eh’ io mi sappia, non esistono, e sembra doversi attribuire al Magistrato dei Provveditori alle Pompe eletto con Parte 8 febbraio 1514 M. V. La raccolta delle leggi suntuarie veneziane nell’ Archivio dei Provveditori alle Pompe è una delle più interessanti non solo per le foggie ma per la storia dei costumi. La gravità delle pene accenna alla gravità del male a cui voleasi ovviare, sebbene invano, poiché T azione governativa nel voler entrare nel sono delle famiglie si fa causa di mali peggiori, incoraggiando la delazione e dando motivo a ricorrere ai mezzi più immorali per eludere la legge.