356 il Trivulzio, Prospero Colonna mandava i suoi a prendere Alessandria, assoldava fanti tedeschi nel Tirolo, fortificava Milano, e con lavori mirabili si premuniva contro il castello : chiamava infine Francesco Sforza la cui venuta era in quel tempo stimata di molto momento per tenere più fermo il Milanese. Tuttavia appena il Lotrecco potè aver forze sufficienti, che fattele passar l’Adda, mosse contro Milano ; avea con sè oltre ai Francesi, i Veneziani, buon polso di Svizzeri e tremila pedoni con dugento cavalli condottigli da Giovanni de’ Medici, il quale allettato dai patti di Francia, erasi a questa assoldato colle sue truppe che dallo stendardo che portavano in segno di lutto per la morte di Leone X, chiamavansi le bande nere. Così tutto annunziava prossimo qualche gran fatto, e il re stesso di Francia mostrando disposizioni ( L) e facendo apparecchi per scendere in persona in Italia, la Repubblica ve lo incoraggiava e rappresentavagli di somma urgenza la sua venuta (2). Accampava il Lotrecco a Monza quando la indisciplinata gente degli Svizzeri chiese tumultuariamente il commiato o la battaglia. Sapendo come il nemico alloggiasse ben fortificato alla Bicocca, villa a tre milia circa da Milano, ove aggiungeva ai vantaggi del terreno intersecato da rivi e canali tutti quei lavori che l’arte poteva suggerire per rendere ben munito il luogo, il capitano francese volea differire lo scontro, ma gli fu forza cedere alla impetuosità e alle millanterie degli Svizzeri, che dicevano bastar loro 1’ animo di superare quegli alloggiamenti. Fra il 29 aprile del 1522 quando il Lotrecco, trascinato dall’ altrui impazienza, moveva da Monza. Ottomila Svizzeri marciavano alla testa e con essi i signori di Montmo-rensì, di Monfort, di Miolan ed altri francesi ; aveano quatti) Sua lettera al Lautrec 3 die. 1521, Sanudo XXXII, 201. (2) 21 aprile 1522 Secreta.