328 timore di essi preoccupasse generalmente gli animi e se ne rendesse formidabile il nome (1) ». Ciò, assai più che nelle città, accadeva nelle campagne e nelle valli, ove le lusinghiere promesse della libertà fatte dalla revoluzio-ne o non erano penetrate o non erano intese, onde ben potè dirsi che non i sudditi mancassero al governo, ma questo a quelli. Relativamente a’ quali scriveva il proveditore generale alle lagune e lidi Giacomo Nani al doge (2) nel rendergli conto dei lavori da lui fatti nelle lagune e nelle isole per la difesa di Venezia : « Compiesi in questi anni appunto il giro d’un secolo, dacché Venezia in quel tempo si rendea formidabile nelle sue guerre coi Turchi. Mortifica il mio animo il vedere che dopo un secolo solo dopo quell’ importante epoca, siano VV. EE. ridotte a pensare alla difesa del solo estuario, senza pensare di rivolgere il pensiero neppure una linea fuori del medesimo ». « E pure, continua, sebbene relativo alle pubbliche massime, alla così necessaria neutralità, alla situazione decaduta delle finanze sia il presente sfato passivo, e sebbene sieno VV. EE. in necessità di non alterarlo, poiché altro che questo non può convenire, egli è certo però che la paterna previdenza e carità dell’ eccellentissimo Senato sarà bene soddisfatta qualor possa in qualche modo in oltre accorrere colle proprie deliberazioni a quelle circostanze nelle quali si trovano involti tanti fedeli sudditi delle afflitte provincia della Terraferma, e che il zelo e la fede dei sudditi loro oltremare vanno preparando. Spontaneo e copioso è stato il concorso dei fedelissimi loro sudditi dell’ Istria e della Dalmazia, a difesa della loro Dominan- (1) Dispacci dei rappresentanti di T. F. 1796 e 97. Miscellanea busta XII, all’ Archivio. (2) 5 Luglio, Raccolta cronol., pag. 131.