388 to fatto anche uso della cassa del Bagattino, cioè del deposito d’ un bagattino per lira che pagavasi sulle utilità dei pegni dei Monti di Pietà. Ma tutte queste somme in ducati ottocentocinquanta mila (1) ritornavano, come ab-biam già notato, ed anche più, nelle popolazioni che le avevano contribuite, distribuite in imprestanze a quelle città e terre che soffrivano dispendi e danni dalla dimora o dal passaggio delle truppe belligeranti. Fu uopo adunque procedere ad alcuni aumenti di dazii, a tassare d’ un dieci per cento le utilità certe ed incerte degl’ impiegati (2), le rondite degli avvocati ed intervenienti in Venezia (3), gli affitti (4) ; furon vendute cariche, fu data opera ad esigere antichi crediti, fu aperto un nuovo prestito al quattro per cento, ed ordinata la vendita dei beni residui dagli incameramenti de’ beni dei frati soppressi. Ma tutte queste operazioni erano di gran lunga inferiori ai bisogni, e fra le nuove provvidenze fa pur quella di suggerire la sospensione delle mensuali affrancazioni del debito pubblico, le quali avrebbero fruttato alla cassa il sollievo di ducati seicentosessantamila (5). Non piacque questo consiglio (1) Gli ultimi otto anni, ecc. pag. 120. (2) Decreti Senato 25 giugno e 27 agosto 1796. (3) Idem 4 Agosto e 15 ottobre. (4) 25 Giugno Delib Sen. Terralerroa. (6) Facevasi in relazione al Decreto 1785 col metodo delle estrazioni dei capitalisti ogui primo giorno del mese con grande solennità dal doge in pien Collegio eccettuati i mesi di luglio e di novembre per la somma di ducati sessanta mila per volta. Tre di esse estrazioni erano destinate pei capitali del deposito detto Novissimo al tre per cento, eccettuati i capitali delle manimorte che per legge non potevano essere affrancati, nè ottenere aumento di censo. La quarta era pei capitali al tre e mezzo negli antichi depositi, tutti poi accentrati nella cassa del cosi detto Conservatore del deposito ; inolti-e ad ogni primo di marzo si effettuava altra estrazione pari-menti di sessanta mila ducati pel deposito fruttante il tre e mezzo dall' anno 1776 che sarebbesi terminato di affrancare nel 1797, dovendosi poi nel marzo di detto anno incominciare l’affrancazione del