019 lo stato esausto del pubblico erario (1), e 1’ enormità delle spese a cui faceasi incontro, oltre a quelle già in corso per le sussistenze francesi, deliberava nel giorno 9 di giugno una gravezza straordinaria, cioè di una nuova decima (2) ed un campati co (3) sopra quelli che possedevano in Venezia e Terraferma fondi allibrati, come di-cevasi, a fochi veneti, lo che restringeva l’imposta nei soli Veneziani. E benché a grave stento fosse stata nel decorso maggio soddisfatta la decima ordinaria,, fu appena nota la deliberazione del Senato, che concorsero a gara tutt’ i possidenti nel contribuire la loro quota, tant’ era 1’ ardore suscitatosi nei cittadini di veder armata la Repubblica e poste le provincie in istato di decorosa difesa, anzi tant’ oltre andarono che altre spontanee offerte aggiunsero (4), e l’esempio passando alle Provincie anche oltremare, si videro con sorprendente emulazione territorii, comunità, città, castelli, tutt’ i corpi ecclesiastici e le laiche corpo-razioni concorrere volonterosi in soccorso della patria. La totalità delle oblazioni in contante ammontò a ducati un milione duecentonovantamila, seicento novanta, oltre a molti doni di oggetti ad uso dell’ arsenale e dell’ allesti- (1) Lo sbilancio dell’ erario, anche prima dell’ invasione francese, proveniva dalla guerra e dai patti della pace coi cantoni d’A-frica, dalle gravissime esigenze dei fiumi, dalle carestie di biade, dalla peste in Dalmazia, e da tanti altri rami di pesante straordinario dispendio. Vedi: Scrittura del Magistrato dei Deputati ed aggiunti alla Prov. del danaro (5 giugno) che chiudeva: « pesa al cuore cittadino di chi serve in quest’ ufficio il dover ricorrere a suggerir questi mezzi, ma pesano ancor più Je amare circostanze che imperiosamente questi mezzi ricercano. E questo il momento in cui 1’ amor patrio e il pubblico zelo deve con la maggior attività mostrarsi. L’interesse eminente dello Stato lo esige, il cuor cittadino deve prontamente concorrervi ». (2) Il prodotto di essa fu di ducati 289,099. Delib. Senato T. F mi], 16 luglio 1796. (3) Il campatico produsse ducati 129,295. Ibid. (4) I soli procuratori di s. Marco offrirono por venticinque mila ducati, Delib. Sen. mi!. T. F.