87 in pieno ai 1067, tra i quali vi sono quei di Vicenza che giungono a 598. Ben si vede che anche li predetti setificii ricevettero in confronto degli anni passati un qualche grado di aumento, particolarmente quei di Venezia, ma questo aumento però dipendendo principalmente dalle spedizioni nella Germania, può facilmente diminuirsi a motivo dei pesanti aggravii che quei principi impongono alle estere manifatture. La fabbrica di lana nella città di Venezia, che nei secoli andati, come il dimostra 1’ annessa nota, produceva sino a 28 mila pezze di panni, e che sino al 1559 veniva riguardata come il principale sostentamento di questa città, ora è ridotta a tal grado di deiezione, che noi corso di un anno i suoi lavori al più giungono a 600 pezze ; e quantunque Vostra Serenità col Decreto 27 settembre 1781 sia concorsa a svincolarla da tutt’ i ceppi, a sollevarla da tutt’ i pesi e ad incoraggirla con la promessa de’ premii corrispondenti, pur tuttavia le sopra espresse beneficenze ad altro fin or non servirono che ad impedire il suo totale deperimento, sicché ella si trova ancora quasi intieramente nella sua prima inazione, quantunque li fabbricatori promettano di aumentarne in progresso i lavori. Vostra Serenità „però, nell’ aver sempro sostenuto la sua fabbrica di panno militare in questa città, e nel-1’ aver coi Decreti 1778, 10 giugno, e 1779, 24 luglio, accordato il provvedimento dei capotti e schiavine ad una fabbrica di Venezia, ha dato un incoraggimento a questo lanifìzio, e un qualche provvedimento a questa popolazione, il bene della quale consiste nel renderla attiva ed operatrice. La fabbrica di lana poi nella Terraferma, cioè nel Trivigiano, nel Padovano, nel Vicentino e nel Bassanese,