408 Wurmser nel suo discendere dalle montagne del Tirolo ed avea di mira di avviluppare l’esercito francese. Avanzarsi sopra Bassano, passare colà la Brenta, marciare su Verona, nel tempo stesso che Davidovich partendo da Neumarket e da Bolzano respingerebbe i Francesi da Trento e da Ro-veredo, s’impadronirebbe delle posizioni di Rivoli, operando poi la sua congiunzione col corpo del Friuli sotto Quosdanovich e Proverà sul basso Adige, per avviarsi poi insieme alla volta di Mantova; tale era la mente di Al-vinzi. Primo a muovere fu lo stesso Alvinzi, dal Friuli, passando il 29 ottobre il Tagliamento, ed il 1 e il 2 novembre la Piave, poi il 3 univasi collo due colonne di Quosdanovich e Proverà. Il 4 erano alla Brenta: tutta quella parte del territorio veneziano, Cittadella, Bassano, il castello di Scala, Primolano fu occupata, invano lamentandosene il Senato a Vienna (!'), mentre eguali lamentanze levava per le occupazioni e le violente richieste dei generali francesi a Vicenza, Montebello ed altrove. Bonaparte, risoluto d’investire Alvinzi, diresse il 6 novembre la divisione Massena sopra Cittadella, e marciò con quella di Augereau verso Bassano. Accadde il primo scontro nel villaggio detto le Nove, che fu preso e ripreso, e finalmente restò in possesso di Augereau, nel tempo stesso che Proverà era respinto da Massena sulla riva sinistra della Brenta; tuttavia il successo non era nè dall’una parte nè dall’ altra decisivo. Bonaparte, stimando Verona sito più rispondente alle sue combinazioni militari, faceva su quella ripiegare il 7 le divisioni Augereau e Massena, lo che gli Austriaci ascrissero a proprio trionfo, confortati anche dalle notizie dei vantaggi ottenuti a quel tempo in Tirolo. Alvinzi marciava già su Verona, 1’ 8 gli Austriaci entravano (1) Delibar. Senato rati. Terraferma 2 novembre.