510 quando lo assunse, dimostrò sempre però la migliore volontà d’istruirsi, e siccome egli è al sommo generoso anche verso li suoi dipendenti, cosi con tal mezzo si è attirato 1’ amore di tutti seguita.ido ad avere il favore del Sultano. L’ uomo che può dirsi il più grande della monarchia per li di lui rari talenti, egli è Rassid-Efìendi attuale -Reis-Effendi, il quale godendo di tutta la stima e fiducia del monarca, ha saputo sin’ora colla sua destrezza spuntare la forza di quelli, che avrebbero voluto opprimerlo. Egli fu 1’ autore di quasi tutte le cose fatte anche dopo la pace, avendo attirato al di lui partito li principali favoriti del monarca, ed era comune il parere che sarebbe somma perdita per quell’ Impero se quel ministro avesse a sottostare un giorno a quelle vicende che sono tanto comuni nel Governo ottomano. Fatto questo necessario dettaglio proseguirò questa seconda parte esponendo ciò che può aver rapporto a Vft EE, verso di quella Corte. Vero è, come già è presente alla pubblica sapienza, che il Gabinetto Ottomano fu dal principio della guerra ed in seguito ancora non del tutto tranquillo sulle direzioni di VE. EE. temendo che la Repubblica potesse unirsi alle viste delle Corti Imperiali, sopra del quale importante articolo 1’ eccellentissimo sig. Cavalier Zulian mio illustre precessore dovette replicatameli te tranquillare quel Governo dietro le pubbliche istruzioni, rendendolo certo della costante amicizia di VV. ER. e della massima di voler sostenere la dichiarata neutralità. Ma tali mal fondati sospetti del Gabinetto Ottomano vennero essenzialmente ingigantiti da alcuno de’ ministri di estere Potenze colà esistenti, che amarono di farsi merito con li ministri della Porta, ponendoli in diffidenza anche delle rette intenzioni dell’eccellentis simo Senato. La prudente ed insieme dignitosa condotta da VV. EE. tenuta nel corso della guerra con la perenne esistenza delle pubbliche forze comandate daHfei virtù e prudenza del fu eccellentissimo sig. Cav. e Procurator Emo veramente benemerito ed illustre cittadino, ciò ha prodotto due buoni effetti, che potranno esser utilissimi per VV. EE. anche per li tempi avvenire. L’ uno si è di sempre più aver confermato la Porta che VV. EE. sono contente nel voler mantenere l’amicizia con il Sultano, l’altro di avergli fatto conoscere, che VV. EE. si attrovano in quel vigore di mezzi e di forze che sono li soli atti a farsi rispettare dalle Potenze vicine, al qual passo