424 per preparare gli animi ad un rivolgimento ; vegliavano in Venezia specialmente gl’Inquisitori, ma era, come al solito, impossibile precludere tutte le vie, impedire la sempre crescente diffusione delle nuove idee, specialmente nella classe media, negli avvocati ed uomini di lettere; anche parecchi patrizi n’ erano presi, e fatti entusiasti delle gloriose imprese del gran capitano che rinnovava, anzi superava le geste di quegli eroi di cui raccontano le storie, sognavano una rigenerazione della Repubblica con forma democratica. Il 24 dicembre giungeva all’Ottolini una lettera del generale francese Baraguev d’ Hilliers (i), il quale gli annunziava che era per recarsi a Bergamo con quattro mila fanti cinquecento cavalli ed una divisione d’artiglieria, pei quali ricercava gli alloggi e tutto l'occorrente in un sito detto la Fiera raccomandandogli di tener tranquillo il popolo. Poi, senza neppur aspettare 1’ abboccamento che 1’ Ottolini aveagli chiesto, entrava con cannoni appuntati e miccia accesa, e improvvisamente intimava che dovendo nella notte arrivare il generale Bonaparte, era incaricato intanto in suo nome di occupare la città e il castello. Restava sbalordito l’Ottolini a tale ricerca, usò tutt’ i modi più destri e persuasivi per rimoverlo dal suo divisamente, gli fece temere la mala contentezza del popolo, domandò tempo da scrivere al Pro veditore generale straordinario, ma tutto invano, dichiarando Baraguey che le sue commissioni erano tali da usar la forza nel caso di rifiuto, e eh’ egli era disposto ad usarla. Che poteva fare 1’ Ottolini ? Dovette cedere, dopo aver chiesto a sua giustificazione una dichiarazione in iscritto dell’ alternativa in cui era stato posto. Avea appena la truppa francese occupati gl’ indicati (1) Disp. Ottolini, ‘26 Die.. Raccolta cronol., pag. ‘224.