118 alla cui testa erano il co. Angelo Maria Revedin, Giovanni Lazaro. Jacob Vita Vivante, Giovanni Diedo Marinovich e G. F. Capellio ; altra ne sussegui col titolo di veneta società d’assicurazioni, offrendo grandi vantaggi agli esteri che ad essa si volgessero (1) ; altra società istituivasi pel Commercio del Mar nero, composta altresì di patrizii, di particolari capitalisti, e di facoltosi mercatanti col fondo di oltre cento mila ducati in azioni da ducati cinquecento l’una, società che il Senato dichiarava veramente nazionale, dacché costituita di patrizii, mercanti e doviziosi, « onde potrà essere dai primi protetta, dai secondi condotta, e finalmente dai terzi animata » (2). Migliorato il sistema doganale, incoraggiamenti e premii tendevano pure a rianimare 1’ industria e 1’ agricoltura, onde non sarà inopportuno dar qui ancora alcuni cenni sullo stato del commercio e delle arti al cadere della Repubblica. Abbondante materia di lucro offerivano gli stessi prodotti delle isole della Laguna nelle frutta e negli erbaggi sopravanzanti al proprio consumo e della capitale (3). E computandosi occorressero per supplire ai bisogni dello Stato da ventisette milioni di staja di biada e legumi l’anno, il prodotto medio di dieci annate che dava la Terraierma, lasciava un’ eccedenza di ben ottocento mila staja che si vendevano di fuori al prezzo medio di quattro ducati lo stajo, coll’ utilità di circa tre milioni di ducati. . Altra ragguardevole utilità derivava dalle sete e dalle varie loro manifatture, specialmente nel Levante ; dal legname da costruzione e di altre specie, che in grandi partite si spediva per mare nel regno delle due Sicilie, in (1) Ibid,, p. 61. (2) Senato Deliberazioni Terra 19 dio. 1792. (3) Lamberti Gli ultimi cinquant’ anni della Repubblica m. s.