314 avesse a sentirsene aggravato, almeno la sua pace noii sarebbe disturbata. Di ben diverso tenore erano le informazioni che fino dal di innanzi aveano gl’inquisitori indirizzato ai Savii in una Comunicata (1) in cui svelavano certi progetti di Bo-naparte che essi aveano potuto indirettamente penetrare, e dai quali appariva essere sua intenzione d’impadronirsi della fortezza di Legnago, opportunissima alle sue operazioni contro Mantova, e alla libera navigazione dell’ Adige : che ei minacciava tutti gli Stati veneti, e perfino la Dominante, specialmente per averne buona somma di danaro (2). Questa Comunicata non fu dai Savii letta al Senato, per le loro particolari viste e per attendere probabilmente 1’ e-sito della deputazione di Battagia ed Erizzo, poi pel successo di quella riassicurati, la stimarono inutile. Il Senato però spaventato fino dal primo dispaccio del Foscarini, avea preso deliberazioni per la sicurezza della capitale (3) ; avea richiamato la flotta (4), ordinata una leva di eernide nell’ Istria (5), creato un’ apposita magistratura col titolo di Proveditore alle Lagune (6), affidata a quel degnissimo personaggio che fu Giacomo Nani (7), avea mandato in fine un Promemoria al Direttorio (1) Comunicazione d' ufficio. (2) « Se il vostro progetto, scriveva Bonaparte al Direttorio, è di cercar cinque o sei milioni da Venezia, io vi ho procurato espressamente questa specie di rottura », Lettera 19 pratile (7 giugno) da Milano. (3) Falsità del Darù, che i provvedimenti militari si fossero tatti prima delle minaccie di Bonaparte. Darù IX, pag. ‘24 trad, ital. (4) 2 Giugno in Pregadi al Capitanio in golfo, proveda gente in Dalmazia e Albania ; al proveditor generale da mar, al bailo Ven-dramin a Costantinopoli, Raccolta ecc., t. I, pag. 401. (5) Al pubblico rappresentante in Istria ib. (6) Ibid., pag. 103. (7) Ib. 104. Questi atti furono riscontrati anche colle Delib. Senato militar T. F. filza N. 23. La Raccolta cronologica balza dal 5 al 23 giugno.