80 ratti, Francesco Gritti e Antonio Lamberti. Nelle poesie del primo sono ad ammirarsi la facilità, il lepore, la naturalezza delle pitture, ma lasciano molto a desiderare la modestia e il buon costume, mentre il Gritti si elevava nelle sue poesie, e principalmente negli Apologhi, a maggior altezza del pensiero e dell’ arte, e il Lamberti mostrava quanto valga il veneziano dialetto a cantare non solo teneri ma altresì vigorosi affetti e sentimenti, e a trattare anche soggetti serii e filosofici, facile, imaginoso, elegante, senza discendere a triviali scurrilità od offendere la verecondia del lettore. Brevi cenni son questi, nè era nostro intendimento tessere una storia letteraria, onde speriamo non' ci sarà fatta colpa se molti nomi illustri abbiamo ommessi ; solo volevamo convincere che la cultura veneziana negli ultimi anni della Repubblica si distendeva in tutt’ i rami delle scienze e delle lettere, e non rimaneva addietro a quella degli altri popoli, come falsamente fu asserito, e troppo generalmente creduto.