3)8 L’opera è la Fausta del Donizetti, argomento già a tutti noto per le storie ed anche per ciò che qui fu già trattato altre volte, quantunque non con sì grande larghezza ed evidenza. Le parti sono distribuite così : Costantino il Grande, Orazio Cartagenovaj Fausta, sua seconda spesa, Giuditta Pasta jCrhipo, figlio di Costantino e di Minervina, Domenico Donzelli j Beroe, prigioniera, amante riamata di Crispo, Giuditta Saglio j Massimiano, giàimperadore, padre diFau-sta, Nicolao Fontana^ Licinia,Carolina Lussanti; Albino, custode delle carceri, Lorenzo Lombardi. Il libretto si vuole del Romani. Lo spartito ha nel prira’atto un’ introduzione in cui sono in iscena e cantano a vicenda tutti i grandi attori, e dove la Pasta e il Donzelli colsero i primi applausi. La cavatina della donna; un duetto tra la donna ed il basso; un altro fra quella e il tenore, e il finale compongono il rimanente dell’atto. Il secondo comincia con l’aria di Massimiano; seguono un’aria con pertichini del tenore, uri’altra simile del basso, un nuovo duetto fra la donna e il tenore, da ultimo l’aria della donna. Ne’quali diversi luoghi tanto del primo che dell’atto secondo, s’ammirarono, lodarono e applaudirono tutti e tre i grandi cantanti. Nel Donzelli ammirossi e si sentì nel cuore quella chiara, soave e limpida voce,