377 suoi istituti lodevoli dal cercare dei vantaggi con 1’ altrui sagrifìzio, educato io medesimo in tali principii, e come uomo privato e come cittadino, non avrei su di ciò fatto nessuna parola ove si trattasse di renderlo attore ; ma se un tal piano, per quella parte che riguarda soltanto la depressione della casa d’ Austria, fosse per la condizione delle cose deciso, saria 1’ approfittarne giustificato non solo dal considerare di non essere 1’ ¿strumento immediato del-1’ altrui male, ma anzi un mezzo per allontanare i maggiori danni, e forse per provedere alla propria sicurezza. Che se pur le circostanze cessassero alquanto d’ essere cotanto avverse alla casa d’Austria, non sarà mai una fonte d’inimicizia per essa, all’accostarsi di una pace, che l’eccellentissimo Senato siasi tenuto vegliantissimo e a Vienna e a Parigi e altrove, onde allontanare i pericoli di vederla concludere con di lui danno, senza poterlo allontanare dagli altri ». Ma le parole del Battagia non trovarono ascolto, e i suoi suggerimenti vennero più tardi considerati come i consigli di un traditore. Effettivamente era allora nelle intenzioni del Direttorio aumentare il territorio della Repubblica a compenso delle tante gravezze che su di lei pesavano per sopperire ai bisogni dell’ esercito. Da ciò in gran parte derivava che tutte le rimostranze, le promemorie, le sollecitudini del Senato e dell’ ambasciatore Querini a Parigi, niun effetto conseguivano, e alle ragioni addotte della lealtà della Repubblica, alla quale veniva per sì pessimo modo corrisposto, rispondeva il direttore Rewbell le precise parole : che il Direttorio esecutivo parlava dietro i veri principii, ed il generale Bonaparte operava dietro quanto credeva fosse necessario all’ esecuzione delle operazioni militari che gli erano commesse (1) ». (1) Lett. Querini 28 luglio 1796 Parigi. Vol. IX 48