Capitolo Secondo. F E S T E Solennità religiose. — Visita del doge alla chiesa di s. Marco e processioni. — Visite ad altre chiese. — A s. Giorgio maggiore. — Al convento di s Zaccaria. — A s. Oeminiano. — Al monastero delle Vergini a Castello. — Al Redentore, a s. Maria della Salute e a s. Rocco. — Le saure. — II Redentore e santa Marta — Festa delle Marie, e visita a santa Maria Formosa. — 1 Pove-gliesi. — Antichi costumi di familiarità tra essi e il doge. — I banchetti. — Crii Arsenalotti. — Festa rtell’Ascensione. — il Bueentoro - Sua solenne partenza dalla Piazzetta. -- Visita al Lido. — Allegrezza della città e corse di barche dette fresco. — La Fiera. — Il giovedì grasso. — Decapitazione del toro. — Grande discesa dal campanile. — La moresca e le forze d'Èrcole. — La caccia dei tori. — La Regata. — Il Carnovale. — la Quaresima. — Feste private per elezioni di dogi, di Procuratori di s. Marco, del Cancellier grande. — Balli. — L’ Ingresso. — Conclusione. Come già in Roma il pania et circenses, così in Venezia contribuivano grandemente a tener lieto e contento il po.polo, l’abbondanza e gli spettacoli sacri e profani (1). Le religiose solennità, quelle specialmente nella Basilica di s. Marco coll’ intervento del doge, andavano distinte per meravigliosa splendidezza d’addobbi, eccellenza di musica, per tutta la maestà che derivava dal concorso de’ magistrati, dall’ affollamento del popolo. Calava, come solevasi dire, il doge nella Basilica il primo di gennaio, benché non fosse il principio d’ anno pei Veneziani, all’adorazione del Sacramento, e nel terzo giorno accompagnava col pien Collegio, e con tutto il patri- il) Non taceremo la debita lode all’egregia Giustina Renier Mi-chiel che per la descrizione delle sue Origini delle feste Veneziane si acquisto grido di valente e affettuosa scrittrice ; però non tutte le ricordò, e troppa parte concedette alla narrazione de’ fatti storici, lo che forse alla sua intenzione si conveniva. Voi,. IX. 4