466 allora aveva guardato il silenzio, fu in allora che si presentò al Re, e dichiai-ò a S. M. che aveva in mano calte e le prove della doppia corrispondenza, e dopo un lungo discorso cercò di provare a S. M. che il suo trono, sebbene in apparenza meno brillante, era però più solido che mai e sicuro per la sua prosperità, ch’egli Dumouriez s’ offriva di seppellirsi sotto le rovine quando vi fosse chi volesse abbatterlo ; concluse anche eh' era di precisa necessità, che S. M. procedesse per una strada sola e che' in voler tenere il piede su due sentieri porterebbe infallibilmente una caduta, e chi sa quanto funesta e dannosa ; che le determinazioni che si mandassero a Vienna fossero accompagnate da una carta che contenesse li stessi sentimenti; che li dispacci fossero segnati dal cav. di Coigny per ncn lasciar a Vienna dubbio sull’ intenzione di S. M. Il Re s’ arrese alle domande e parve esser penetrato delle ragioni messe in vista dal ministro. Si portò pure dalla regina, tenendo a S. M. presso a poco lo stesso discorso. Questa principessa non potè dissimulare la sua sorpresa estrema ed il dolore della scoperta e dell’ arresto della corrispondenza, nè seppe risparmiare dei forti rimproveri al sig. Dumouriez; gli ridomandò le sue carte. Il medesimo cercò tranquillamente nell’imperiosità del momento la giustificazione della sua condotta, rimarcò a S. M. che con suo dispiacere e con pericolo d’ ambedue, le carte originali erano rimaste in mano alle persone che l’avevano alle frontiere arrestate e non avevano voluto a lui trasmettere che le copie. Le fece vedere il pericolo in cui S. M. rimaneva sempre esposta presso la nazione, se non prendeva una volta un partito deciso, ed un consiglio finale dalla necessità dei tempi. Dopo una lunga conferenza la lasciò più nel dolore che nella persuasione. Ho 1’ onore di baciare a cadauno di VV. EE. riverentemente la mano. Vili. Dispaccio Fontana da Napoli 15 maggio 1792 (M). Due punti mancavano a render intera la relazione che mi sono onorato d’ umiliare a V.a S.a ed a VV. EE. col passato il io numero, riguardante le circolari del nuovo re d’ Ungheria per richiamare al sospeso concerto le note Potenze, 1’ uno cioè dinotante gli articoli del V