259 quegli arditi, e dopo varii affronti e fatti d’ armi ora con fortuna propizia, ora avversa, pervenivano a superare parecchi siti importanti, e tutto faceva prevedere una grande battaglia, che fu veramente data a Lqano. La linea di difesa dell’ esercito francese, forte di circa trentadue mila uomini (1), stendevasi dalla Rocca del Borghetto, bagnata dal Mediterraneo, fino alla cima delle montagne parallele ai monti della Pianeta e di s. Bernardo, due divisioni dell’ antico esercito d’ Italia unite sotto il comando del generale Massena formavano il centro, ed occupavano le posizioni di Zucarello e Castelvecchio, stendendosi per una catena di montagne fino alle gole di Garesio e del Tanaro. Una terza divisione dello stesso esercito sotto gli ordini del generale Serrurier formava la sinistra, nel mentre che la destra, comandata dal generale Augerau, componevasi di dodici mila uomini giunti dai Pirenei. Era temeraria impresa quella di battere gli Austriaci, vantaggiosamente accampati sui monti e formidabilmente trincerati, respingerli, separarli dai Sardi, ma nulla poteva rattenere 1’ ardore francese. Divisavano assalire il nemico in tre parti contemporaneamente ; il corpo sinistro sotto Serrurier coprendo i tsampi di s. Bernardo e della Pianeta dovea tener occupati i Piemontesi, e impedir loro di muovere in soccorso del centro degli Austriaci, contro cui Massena divisava il principale sforzo, nel tempo stesso che Scherer con una viva azione alla destra tendeva ad ingannare il nemico, e tirarlo a quella parte. Albeggiava il giorno del 23 novembre 1795 ; e seguendo 1’ esempio dei famosi capitani dell’ antichità, Massena tenne breve ma energico discorso a’ suoi soldati. I quali al- (1) Guerres des Français on Italie depuis 1784 jusqu’ à 1814, Paris 1859, pag. 29.