454 II. 1791. * Dispaccio di Vienna del 22 gennajo 1791-2 di Daniele Dolfiu ambasciatore, agl’ Inquisitori (M) (1). pag. 174. ///.«“ sig.i sig.i Col:mi. La venuta del conte d’ Artois in codesta Dominante, e la voce qui sparsa che desideri trattenervisi fino a tanto che abbia tenuto abboccamento coll’ Imperatore, il quale, come umiliai più volte all’ Eccellentissimo Senato, è nella risoluzione di portarvisi in quaresima col suo figlio secondogenito 1’Arciduca Ferdinando destinato gran duca di Toscana e colle loro Maestà Siciliane, hanno somministrato al patrio mio zelo delicato argomento su cui esercitare le più degne indagini pel buon ordine e pubblico servizio. Difatti se il conte d’ Artois aspettasse in Venezia 1’ Imperatore, e seguisse tra loro un abboccamento tutti li Gabinetti d’ Europa vi sarebbero attenti, ed avrebbero materia onde formare varie congetture. Ho dunque creduto incombere alla mia responsabilità l’investigare in modo precipuo quali sieno li sentimenti di Cesare, e generalmente circa 1’ emergente di Francia ed individualmente circa il conte d’Ar-tois che avevo ragione di sospettare aver lasciato Torino per qualche pressante motivo. Mi è riescito nelli frequenti familiari colloqui che ho con sua Maestà di fare interessantissime scoperte, e giudico opportuno rassegnarle a VV. EE. poiché ho sperimentato altre volte che alcuni segreti di rilevanza recati co’ miei dispacci a cognizione dell’ Eccellentissimo Senato si sono poscia propalati in manieratale, che furono perfino informati questi Ministri Cesarei di ciò che io aveva scritto. La somma prudenza che regola tutte le deliberazioni di co-desto Supremo Tribunale saprà conoscere, se convenga fare una comunicata all’ Eccellentissimo Senato di tutto od in parte di quanto (1) Sogneremo con 21/ gli atti tolti dall’ Aroliivio di S. Fedele in Milano.