286 marzo 179(> (1), e sua prima cura fu, siccome dovea essere, quella di guadagnarsi 1’ affezione de’ soldati, ben sicuro che 1’ invidia, la gelosia, il disprezzo sarebbero stati i primi sentimenti eccitati da una promozione sì straordinaria fatta a confronto di tanti e valenti generali, che fino allora aveano figurato in quell’ esercito. Con aspetto semplice e modesto cominciò a parlare della gloria che ufficiai i e soldati s’ erano acquistati nella precedente campagna, vantò le loro virtù militari, la loro pazienza nel sopportare ogni sorta di privazioni, fece loro intravedere non lontana la ricompensa a tanti sagrifizii, si annunziò come incaricato specialmente di metter termine a’ loro patimenti, parlò della speranza che in essi poneva la patria, promise tutto dedicarsi al loro servigio ; ai generali disse, che accettando il titolo di loro capo non avea aspirato che ad essere loro eguale nel patriottismo, che la loro vecchia esperienza varrebbe a frenare e a dirigere la sua troppa fervida immaginazione, ad ampliare i suoi stu-dii in un’ arte eh’ essi già possedevano in grado sì eminente. Per tali vie pervenne ad acquistarsi la generale benevolenza, a rianimare 1’ entusiasmo nelle truppe, e dopo averle ben ordinate e disposte, deliberò riprendere l’offensiva, sebbene in numero di gran lunga inferiore alle forze dell’ inimico, facendo la principale massa del suo esercito verso il monte san Giacomo da Altare a Montenotte. Era il 10 d’ aprile 1796, quando Beaulieu prevenendo l’ assalto nemico, si diresse a Voltri, e dopo feroce combattimento se ne impadronì : 1’ indomani Argentali e Roccavina si voltavano contro le trincee francesi a Monte-notte. Ma colà appunto trovavasi, come dicemmo, la massa delle forze francesi mandate da Bonaparte. il quale (1) Guerres des Français en Italie, 1794-1814 t. I, 4o.