86 nifatture di seta : lanifìcii in Venezia, e molti più nella Terraferma ; lavori diversi di vetro, di canape, di lino, di ferro e di carta ; diverse stamperie in questa città e nello Stato, tanto di libri, quanto di carte; ed altre manifatture, le quali se fossero animate e ridotte alla possibile attività, apporterebbero considerabili gradi di utile alla nazione. Questi sono i prodotti principali e le manifatture che alimentano Iti maggior parte delle nostre arti, delle quali prima di progredire mi sia permesso dir qualche cosa rispetto allo stato loro presente. Il veneto setifìzio presidiato dalle recenti leggi di libertà, di unione e di disaggravio è ridotto a tale sistema, che non può assolutamente produrre, se non buoni effetti, mentre con le restrizioni, coi vincoli e coi pesi, dai quali era stretto nei tempi passati, era impossibile di poterli sperare ; ma questi buoni effetti saranno forse lenti, e li prevedo anche limitati, e sempre combattuti dalle fabbriche e manifatture forastiere e dai riflessibili contrabbandi. In oggi egl’ impiega continuamente in lavoro 800 telai all’ incirca, come comparisce dall’ annesso foglio di limitazione, quando nel decennio decorso non ne comparivano un anno per altro se non che 550. — E vero che alcuni suppongono che il minor aggravio produca l’effetto, che non si nascondano al presente i telai per ischivarlo, come facevasi per 1’ addietro ; nonostante, per detto degli uomini intelligenti e pratici di questo negozio, comparisce un qualche aumento di lavoro. Ne’ setifìzii di Terraferma, per le note accompagnate a questo inquisitorato nell’ anno 1782 dai rispettivi pubblici Rappresentanti di Padova, Udine, Verona, Bergamo e Vicenza, dell’ esattezza delle quali per altro io non posso rispondere, si vede che il numero de’telai battenti ascende