429 più regolato sistema 1’ articolo delle somministrazioni alle truppe, ma vinse il Pesaro, che nessuna novità fosse fatta (1). Può destare veramente sorpresa che il Pesaro il quale fin da principio avea parlato per vigorose e dignitose risoluzioni, e che colla proposta neutralità armata avea mirato ad ottenere, se non altro, maggior rispetto alla Repubblica e che le potenze belligeranti non campeggiassero senza alcun riguardo sul suo territorio, come fossero in paese nemico, ora abbracciando atich’ egli il partito dei Savii del Collegio, propugnasse la politica di questi. Ma ciò appunto dimostra, mi pare, che le cose erano ornai ridotte a tale che ogni mutamento non avrebbe potuto se non accelerare la ruina, e non era più a sperarsi salvezza che dagli eventi e dalla rassegnazione. Ogni movimento straordinario poteva destar sospetto, mentre ardeva fieramente la guerra tra Francesi ed Austriaci. Due grandi capitani si trovavano a fronte, Bonaparte ed il principe Carlo, e la lotta pareva dover essere terminativa. Il primo a dare il segnale a nuove battaglie, fu il generale di Francia (2) che fece muovere Massena ad impadronirsi della Piave superiore, occupando il Cadore per interrompere la strada dal Tirolo al Friuli. Ottenne Mas-sena l’intento, e nel tempo stesso Serrurier e G-uyeux varcavano la Piave a Yidore e ad Ospedaletto e occupato Conegliano e Sacile si avvicinavano al Tagliamento, ove fu data il 19 marzo aspra battaglia, trionfata come al solito dai Francesi. Tutto il Friuli era aperto alle loro armi che si stendevano fino ad occupare Palmanova, Gradisca e Trieste. Intanto Joubert, avuto appena avviso de’ prosperi fatti (1) Delib, Sen. mil. T. f. N. 41. (2) Botta, Storia d’Italia, L. X.