479 XIV. Nota del sig. di Naillac al governo della Repubblica di Genova (M). Copia di articolo d’ istruzioni dal Covìité diplomatico dell’ Assemblea nazionale di Francia rilasciate a M.r de Semonville destinato ministro plenipotenziario alla Porta Ottomana, segnate dal fu ministro Dumouriez. Una cosa non meno importante sarà quella di scandagliare la Porta per sapere se in caso di sfortunati avvenimenti in Francia per li patrioti, fosse essa per rifiutarsi di lasciar rifuggire nell’ isola di Candia o di Cipro li capi di essi patrioti e tutti quelli che desiderassero trovarci asilo. Se la Porta fosse per acconsentire di vender loro la proprietà di un’ isola uell’ Arcipelago al più alto prezzo accompagnato dalli più ricchi doni a tutti li ministri influenti. Li patrioti avvertiti a tempo e sicuri dell’ asilo potrebbero pervenirvi con tutti li vascelli atti alla navigazione che si trovano in Tolone, e con tutto quello che fosse possibile di levar da quel porto, e vi porterebbero delle immense ricchezze in oro ed argento, ed ogni altro genere, purché venissero avvertiti a tempo ed assicurati dell’ asilo. Essi non dimandano che un asilo, e però farà chiaramente sentire che lo stato della Francia sarà uno stato di perpetue turbolenze a causa delle diverse fazioni che vi resteranno e che appunto per attendere il momento opportuno di ricomparirvi si desidera un asilo nell’ Arcipelago. Rimarcherà l’importanza di non rifiutare questo asilo in vista alle ricchezze ed alle forze marittime che quelli che lo dimandano saranno in grado di disporre a favore della Porta. La ritirata del principe di Brunswick, le vittorie e l’unione delle forze nazionali, che dopo il giorno 10 d’agosto hanno ristabilito la forza della Francia, e formato il di lei destino, sembra che debbano richiamare 1’ attenzione della Repubblica, che debole per sé stessa e ciréondata da nimici potenti e male intenzionati, non deve nè può vedere senza interesse che nell’ Italia divisa in tanti varj governi impotenti non ha chi possa sostenerla, ed arricchirla sempre più col ritenere in lei quella preponderanza di commercio che la rende prima nel Mediterraueo, giacché alle antiche alleanze colla Francia se accoppiasse una più stretta unione d’interesse, potrebbe