513 di esecuzione aj momento di mia partenza uno era quello di distruggere li ricchi feudi dispei-si nel vecchio dominio, facendo che alla mancanza d’ ogni feudatario, le rendite avessero ad essere assegnate a quel Passalaggio dove esisteva il feudo, ed in tal modo far affluix-e nel ministero tali rendite, e così togliere il disordine del dispotismo di essi feudatarj verso dei loro dipendenti, tanto più eh' essi non mantengono quelle truppe, che dovrebbero sempre esser pronte in servizio della Porta, e da essi mantenute. Se tale divisamento avrà completamente la sua esecuzione, il che però sembrava difficile per tanti opposti interessi, potrà il Sultano con tale nuovo fonte pagare delle truppe per il di lui servizio, onde averle pronte ad ogni bisogno. Ma oggetti ancor più essenziali occupavano lo stesso Consiglio. L’uno è quello di progredire le fortificazioni delle altre piazze più importanti, possibilmente riducendole ad uno stato di difesa, come si sta facendo per la piazza di Bender, per quella di Anapa ed Ismail, per 1’ ultima delle quali fu impiegato dalla Porta il generale Koeler inglese di cui parlai ne’ miei dispacci, e quando la Porta continuasse a servirsi di esso generale come sembrava eh’ essa desiderasse, è certo che la di lui esperienza potrà produrre de’ buoni effetti anche in tale essenziale articolo. Il divisamento pure di rendere addestrati li Giannizzeri negli esercì-') militari, occupava egualmente i pensieri dello stesso Consiglio, ma converrà vedere se li progressi saranno per corrispondere, come sembrava che potesse aver luogo l’istituzione delli nuovi corpi di cannonieri e bombardieri, per il colloiamanto de' quali lasciai di già avanzata in lavoro la costruzione di due vaste caserme, a similitudine di quella che anni sono fu fatta per quartiere di Galiongi. L’ articolo poi di render flòride le forze marittime di quell’ Impero, sta molto a cuore del Sultano, eccitato ancora dal suo favorito ca-pitano-bascià animatissimo nel suo dipartimento, e bramoso di esser autore di utili cose in articolo di tante importanza per la sicurezza di quell’ Impero. Adonta della somma attività de’ lavori che si facevano nell’ Arsenale per allestire le forze mai-ittime della campagna, non pareva però facile che potesse essere del tutto completata la nuova nave di 7-i cannoni già lanciata all’ acqua pel servizio della presente campagna, abbenchè il Capitano bascià amasse di assistere a’ lavori incoraggiando gli operai anche con mancie generose. L’acquisto fatto anni sono dagli Inglesi di due bastimenti foderati in rame, pare che animasse il Sultano a voler fare eseguire anche sulle pro- Vol. IX. 65