Nè procedevasi con più mitezza dalla parte degli Austriaci, ed oltre che pagavano in Boni o semplici ricevute tutto ciò che imperiosamente domandavano, scriveva Marco Ferro capitano del castello della Scala il 14 agosto da Primolano (1) ; « Non rispettano più questi signori Austriaci le nostre campagne e le nostre case, ma anzi senza punto ricercare entrano in esse, e si prendono a voglia loro tutto ciò che gli pare, fieni, sorgo ed uva immatura, sforzano le case, e se alcuno si scuote, o minacciano d’ ammazzare, o lo tentano. Il terrore e 1’ inasprimento d’ animo contro tal gente si sono talmente impossessati nell’ anima di questi villici, che ci vuole tutta la possibile pazienza e prudenza con promettergli la gratitudine del sovrano per acquetarli, acciò non nasca qital-che flagello (2) ». Alle quali lagnanze rispondeva il generale Ott, che i sudditi veneti potevano pur soffrire qualche danno dalle truppe austriache, che alla fine, più che per se stesse, combattevano per il bene del veneto Stato ! (3). Basta percorrere l’immenso numero di documenti striaci) penetrati a forza nella città di Verona dietro la minaccia di atterrarne le porte, se si avesse dilazionato anche pochissimo tempo ad aprirle, le occuparono con numerose guardie. Sopraggiunti poi li Francesi la notte degli otto alla porta s. Zeno, l’inopportuna resistenza degli Austriaci, che mostrarono di volersi sostenere in quel posto, attirò le vie di fatto per parte di quelli, che la fracassarono a colpi di cannone, eccitando la maggior inquietudine, ed esponendo a non lieve pericolo quella innocente numerosa popolazione ». Anche nella Villa di Fontanive, territorio vicentino, una truppa di ulani commise eccessi nella casa di un povero villico. (1) Deliberazioni Senato T. F. mil. (2) Ibid. (3) 10 Sett. Delib. Sen. T. F. Fino dal 6 agosto, scriveva pari-menti Francesco Cicogna capitano di Salò : « Crescono gli aggravii per le somministrazioni all’ una e all’ altra parte ; ma i saccheggi, i spogli e le sopraffazioni sofferte delle truppe austriache in ogni parte dove comparvero, furono talmente eccedenti, che possono dirsi desolatrici ».