69 narrando gli avvenimenti dal 1761 al 1808 con molta perizia politica, conoscenza dei fatti e delle persone, testimonio ed attore egli stesso, dalla cui opera manoscritta traemmo, in ciò che concerne agli ultimi anni, non poco giovamento. Piuttosto che alla storia politica, ad altra si volsero gli eruditi negli ultimi tempi, e principal posto di onore si compete a Flaminio Carnei", distinto senatore, occupato delle più gravi magistrature dello Stato, perfino Inquisitore, e che tuttavia dedicò meravigliosi studii alla Storia Ecclesiastica della sua patria, prendendo ad illustrare in latino le Chiese venete e torcellcme, di cui poi diede un compendio per la comune intelligenza in italiano; illustrò del pari le chiese di Candia, di Modone, di Cattal o ; scrisse numero stragrande di memori«, dissertazioni, epistole sopra svariatissimi argomenti, celebrato ovunque per l’am-, piezza dell’erudizione. Altro insigne erudito ebbe Venezia nell’ abate Oio. Battista Galliciolli (1733-1806), versatissimo nelle lingue orientali e nell’ antichità, di cui diede bei saggi in moltissimi scritti. Raccoglitore indefesso di quanto all’ illustrazione delle cose venete potesse giovare, pubblicò le sue Memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, non guidate in vero da una mente filosofica, nè rese gradite da venustà di stile, ma magazzino vastissimo- di notizie, frutto d’indagini immense. La stessa mancanza di proprietà di lingua e di lucidezza nel dettato rende assai meno proficue due altre ragguardevoli opere : Principii di Storia civile della Repubblica di Venezia dalla sua fondazione fino all’anno 1767 di Vettor Sandi, e la Storia del Commercio di Carl’Antonio Marin, • frutto ambedue di assidui e pazienti studii, il primo a seguire mano mano lo sviluppo della costituzione ve-