31 delle arti belle, di preziosi arredi, di marni più ricercati, nel tempo stesso che grandi somme impiegava in opere di beneficenza, e allo Stato travagliato da guerre soccorreva di uomini e di danaro (1). È la Scuola anche al presente quasi il tempio della gloria di Tintoretto; tante vi sono le opere insigni del suo pennello. Feste di origine religiosa, ma affatto popolari, erano le cosi dette sagre alla ricorrenza annuale del santo titolare della Parrocchia, all’ esposizione del SS. Sacramento, all’ ingresso d’un piovano. Era magnificamente addobbata la chiesa, splendida l’illuminazione e la musica, mentre fuori si diffondeva il popolo nelle vie, trattenendosi ad ammirare qui un quadro esposto all’ esterno d’ una bottega, là l’ingegnosa disposizione di commestibili o di altri oggetti, oppure facendosi intorno ad un saltimbanco, al gradito divertimento dei burattini, alla mostra di balocchi, ricreandosi alle armonie delle orchestre improvvisate, o con piaceri più materiali deliziando il jjalato colle frittole (frittelle) che qua e là si cuocevano. Principali tra queste sagre erano quelle del Redentore e di santa Marta ; notturne ambedue, quella si festeggiava negli ameni orti della Giudecca, questa nel canale e sulla fondamenta, chiamata le Zattere. Barche di tutte le forme e grandezze, variamente addobbate e illuminate, percorrevano le acque, mentre moltitudine di gente affollavasi spettatrice sulle rive, o passeggiava, o sedeva alle botteghe da caffè, o circondava le tante cucine ambulanti, ove cuo-cevasi la .sogliola che principalmente figurava in questa sagra. Cenavasi altresi nelle barche, risuonava 1’ aria di (1) Nelle angustie della Repubblica nel 1796-97 somministrò allo Stato 18,00*1 oncie de’ proprii argenti, un dono spontaneo di durati 50,000 e guarenti nel prestito altri 200,000,