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talor anche proibite, e dell’ altre immuni di dazio, quantunque in legge notabilmente aggravate, ma tutta anche la Terraferma soggiace a questo gravissimo pregiudizio, dove entrano da Stati finitimi tante merci in onta a tante leggi, che pur li escludono, di che ne faranno fede con molto dolore replicate scritture de’ Magistrati.
    Noi dunque siamo ridotti alla dura condizione di aver perduto quasi intieramente il commercio esterno non solo, ma di soffrire uno stato passivo nel giro interno de’ nostri consumi ; male da cui nascono questi perniciosissimi effetti, che si perda il denaro, che si alimentino gli artefici degli altrui Stati, con la rovina delle nostre arti, e che i forastieri si arricchiscano collo spoglio e con la perdita delle nostre sostanze a motivo della nostra disattenzione e del nostro abbandono.
    Furono pur troppo frequenti coteste perdite, che in altri tempi commossero giustamente anche l’animo di Vostra Serenità ed impegnarono le provvide cure del principato per arrestarle. Io stesso posso esserne un testimonio, poiché cuoprendo 1’ officio del Cassierato l’anno 1754, ebbi l’incarico di conferire cogli eccellentissimi signori Deputati ed aggiunti alla provision del dinaro, onde riconoscere ed impedire le sottrazioni che facevansi allo Stato dagli eredi genovesi della rinomata ditta Cambiasio ; ma scopertosi, che i grandiosi di lei capitali erano stati già preventivamente depositati sui banchi di Genova, di Parigi e di Londra, si resero inutili affatto le pubbliche cure ed inevitabile il nostro danno.
    Vi fu la nota ditta Schalcauser, Ughel e Giastran ; tutta la facoltà dell’ ultimo, e buona parte di quella dello Schalcauser passarono in paesi stranieri ; pur nonostante
i	pochi rimasti capitali dell’ Ughel medesimo e del Schalcauser costituiscono presentemente una delle ditte più si-