3*7 XIX. Teatro delia Fenice. — Prima rappresentazione (*). Brevis esse labaro. Per quanto varii e diversi fossero le opinioni e i discorsi prima di lunga mano che si alzasse la tenda, unà e medesima fu la sentenza di tutti j quand’ella si calò per la prima volta. Questa bella concordia degli animi crebbe anche piìi al terminare del ballo, ed ebbe poi la più ampia conferma e il suggello quando l’opera fu finita; pel che ben si può dire, che la gente, cioè quelle culle e gentili persone ch’usano a questo teatro, quando composero i lumi sul capezzale, s’ addormentarono tulte in un solo pensiero. In questo soltanlo non v’ebbe perfetta concordia, che tutti non lasciarono alla medesima ora il teatro. A mezzo l’atto secondo abbiamo contato più che venti palchetti già vuoti, e la gente con molta comodità aggiravasi a basso, e questa è pura storia. Quanto poi all’assegnare le cause di tal effetto, è un’altra faccenda ; è faccenda di critica, e noi stiamo a’ fatti. (*) Gazzetta del 28 dicembre i833.