15.1 membri più turbolenti furono imprigionati, ed il Parlamento, non contento a domandarne altamente la liberazione, chiedeva altresì l’abolizione dei mandati segreti d’ arresto, detti lettres de cachets. Formavasene decreto, che il re dichiarava nullo ; riconiermavalo il Parlamento. Così la guerra si riscaldava ogni dì più fra le due parti. La magistratura di Parigi, sostenuta da tutte quelle di Francia, ed. incoraggiata dall’ opinione pubblica, fatta sempre più ardita, sosteneva i diritti della nazione, dichiarava la propria incompetenza a concedere le imposte, decretava la stabilità de’ suoi membri, e la necessità della convocazione degli Stati generali. « Gli affari interni di questo regno, continuava ad informare il Cappello (1), non presentano sinora una prospettiva felice, non vi è temperamento sufficiente, e nel-l’estremità in cui sono le cose, bisogna necessariamente o che ceda il re, o che ceda la nazione. Novità sempre più irritanti si sono fatte dal Governo. Il palazzo ove ora si raduna il Parlamento è pieno di guardie, si sono posti dei picchetti al palazzo reale, nuove pattuglie girano notte e giorno tutta la città, e volendo intimorire si mostra paura. I luoghi di riduzione, o sia, a nostro modo d’ intendere, i Casini di compagnia, numerosissimi, con principi dèi sangue alla testa, alcuni ambasciatori e ministri (non però quello di W. EE.), marescialli di Francia e primaria nobiltà furono tutti proibiti, e con modi non molto puliti. Gli effetti reali alla Borsa ribassano di giorno in giorno, lo stesso succede alla cassa di sconto, dove nella passata settimana furono portati dei biglietti a realizzarsi per molti milioni, non senza pericolo di quelle fatali conseguenze che porta seco il sistema della carta, (1) 27 Luglio 1787,