532 CAPITOLO III. Parole dell’ab. Andres sull’abboudanza di libri in Venezia, pag. 48. — Numerose biblioteche, collezioni, pubblicazioni 50. — Carattere della letteratura veneziana ibid. — Apostolo Zeno e Gasparo Gozzi 51. — Carlo Goldoni 54. — Memorie varie, e specialmente del Casanova 55 — Giustina Renier Michiel e sue Origini delle feste veneziane 56. — Scarsità di storici politici ibid. — Jacopo Ditelo ibid. — Girolamo Ascanio Moliti ibid. — Le Chiese venete, e torcellane di Flaminio Corner 57 — Memorie, venete di G. B. Galliciolli ibid. — Principii di storia civile della Repubblica di Venezia di Vettor Sandi. — Storia civile e politica del commercio di Cari’ Antonio Marin ibid. — Insigni scritti di Jacopo Nani e specialmente sulla difesa delle lagune 58. — Marco Barbaro e suoi pensieri sul processo civile e criminale, sulle prigioni, sulla pubblicità dei giudizi 61. — Alvise Pietro Mocenign e suoi scritti di economia politica 64. — Suo discorso sopra gl’ innovatori politici 69, — L’ Homo di governo di Nicolò Donà 70. — Giammario Ortes e sue opere ibid. — Antonio Zanon e suoi libri agricoli 74 — Grande Anagrafi 75. — Scienze naturali 76.. — Belle arti 77. — Giornali e Romanzi ibid. — Musica ibid. — Canzonette e poesie di Pietro Buratti, Francesco Gritti, Antonio Lamberti ibid. — Conclusione 78. CAPITOLO IV. Solenne adunanza del 29 maggio 1784 per udire il discorso di Andrea Tron inquisitore alle Arti, pag. 79. — Decadimento di queste e sue cause 80. — Incoraggiamento ad esse ed al commercio in varii tempi e modi 81. — Perchè non vi corrispondessero gli effetti ibid. — Relazioni delle arti coll’ agricoltura, col commercio e colla navigazione 82 — Considerazioni sul commercio in generale e su quello della Repubblica in particolare 83. — Prodotti del suolo e dell’ industria nel territorio veneto ibid. -— Manifatture 84.— Cause del decadimento della navigazione veneta 84. — Diversi giudizii sul suo avvenire 83. —Sulla libertà di commercio 89. — Mezzi di rialzare la navigazione veneta 87. — Indole e stato del commercio veneto 91. — Corruzione de’ costumi e deviamento delle antiche massime 97. — Il commercio è nobile occupazione, ed esempli d’ altri Stati ibid. — Errore e colpa dei patrizii veneti nel ritirarsene, e funeste conseguenze 99. — Necessità dei capitalisti 101 — Proposta d’ un pubblico bando per eccitare i nobili a tornare al commercio 102. — Inefficacia delle tentate società di commercio 104. — Si combattono varie obbiezioni 105. — Importanza del danaro e del commercio attivo 109. — Bilancio commerciale 110. — Necessità di scuotere il torpore e l’inazione 112. — Opposizione alle innovazioni, che però, se buone, alfine trionfano 114. — Conclusione 115. — Effetti del discorso del Tron ibid.