524 ne’ precedenti numeri, non sarebbe che abusarmi della clemente tolleranza dell’ eccellentissimo Senato se riprodur volessi in dettaglio le basi, sulle quali sembra che la Convenzione voglia piantare la sua politica ed i limiti che si propone di dare al suo impero, bramosa di segnare la pace con le secondarie Potenze, dalle quali niente può temere, essa nella Prussia, nell’ Inghilterra, nella casa d’Austria riguarda i suoi nemici maggiori, nè è meraviglia perciò se massimo è lo studio suo per fronteggiarle non solo, ma per tentare di possi bilmente abbatterle. La squadra di Tolone, cento quaranta mille uomini sono destinati a tentare l’impresa in Italia ; Scherer, conosciuto per uno dei più istruiti e coraggiosi generali, avrà a dirigerne i movimenti, e questi con potente diversione devono essere rivolti a far sloggiare gli Austriaci dal Piemonte. Vuoisi assicurarmi che sarà tentato uno sbarco alla parte di Massa-Carrara per penetrare direttamente nel Modenese, ed attaccar quindi 1’ austriaca casa, mentre per 1’ altra parte il generale Scherer si sforzerà di penetrare per la Bocchetta nel Milanese, e serrando più da presso quella provincia obbligare gli Austriaci di portarsi a soccorrerla ed evacuare con ciò le terre piemontesi. Contemporaneamente a queste operazioni le ar mate delle Alpi, cominciando dal Colle di Tenda sino al monte del piccolo s. Bernardo, dovranno attaccare su tutta la linea i posti piemontesi, e minacciar di discendere nelle pianure. ma questo esser non dovendo che un falso allarme, il vero attacco sarebbe portato contro la Lombardia ; qualora riesca alli Francesi di colà attirare le truppe austriache, è deciso nel Comité di far sentire al re di Sardegna la utilità ch’egli troverebbe nel fare segnare prontamente una pace. Fisso però sembrando nella vagheggiata idea di formar del mare, di grandi fiumi e montagne i nuovi limiti al territorio francese, la Savoja non dovrebbe esser restituita al naturale suo principe, e forse altresì la contea di Nizza correrebbe la stessa sorte. Rinunziando tutta volta per sempre il Comité al pensiere di conservare alcun possesso in Italia, contento di respingere di là da’ monti l’austriaca Potenza,’ si propone di compensare al caso il Sardo monarca con porzione del Milanese ; altra porzione sta ne’ suoi piani deciso di accordarne al gran duca di Toscana, poiché sebbene fratello a Cesare, la posizione de’ suoi Stati gli comanda di aver assai diversi gl’interessi. Questo progetto, cioè l’espulsione di Cesare da’ suoi dominj d’Italia, il parteggiar loro fra i connotati principi, ed altra Potenza che non si volle nominarmi, è così a cuore della Convenzione che non omet-