% vederle a mio agio una volta. La folla però s’arresta alla porta ; di dentro fanno i lor fatti con grandissima tranquillità. DaU'Insom, dal Vene-rio c dagli altri minori non s’ arrestano per ordinario se non i dilettanti d’una certa condizione, e quelli che vi si arrestano, una volta o l’altra pur ci capitan dentro o sotto che dir si voglia. E di vero non so chi non fosse tirato a quelle tante magnificenze, a quegli ori, a que’bronzi. AÌFè il sig. Insom e il sig. Venerio son benemeriti del paese; fanno di comune proprietà al-men della vista cose che la più parte di noi che passiamo non le sogneremmo nè meno. Io ho per esempio dentro ai loro scaffali e le loro custodie, certe cose preziose che vo ogni di a visitarmi, le ammiro, le contemplo, me le godo infine. Che altro potrei farne, se fossero qui auspici e presenti sul mio tavolino? Non parlerò dei caffè : propriamente parlando essi non fanno spettacolo se non a certi giorni e ad ore determinate. Gli accenno solamente per incidenza perchè quivi per ordinario è la meta di questi meridiani passeggi. Sonvi persone di sì tranquilla e soave natura che all’ombra ospitale dei padiglioni della Fenice o di Quadri staranno due o tre ore a vedere chi passa. E perchè no? E questo un genere di diletto come un altro, e si compera anche a si