440 opinione si promosse d’ogni modo con la diffusione doi libri e dei principj favorenti li vecchi diritti e le libertà nazionali, e quando l’occasione parve matura, attesi li bisogni della Corte e l’effervescenza già introdotta nelle menti, s’invocarono li Stati generali, sperando da essi consolidazione del proprio e temperamento del potere reale. Questa io computo la cagione prima della Rivoluzione, alla quale una seconda si congiunse e si appoggiò, che è volgarmente conosciuta sotto nome di nuova filosofia. Le opinioni in materie tanto politiche che religiose ultimamente sostenute e diffuse dalli scrittori francesi di maggior nome, come da’ più graziosi talenti, erano tutte dirette a promuovere un illimitato spirito di libertà. Ogni genere d’oppressione o d’inceppamento tanto religioso quanto civile fu l’oggetto de’ loro raziocinj e più sovente de’ loro sarcasmi ; non è dubbio che in Francia l’altare ed il trono per combinazione delli avvenimenti e dei tempi si erano collocati tanto vicini che l’uno appoggiava l’altro ; non tutti li cortigiani e ministri conobbero questa struttura, ed alcuni di essi non furono discontenti di vedere abbassare di alcuni gradi l’altare, non intendendo che questo indeboliva il vicino edificio. Li Parlamenti videro bene li colpi battere contro ambedue, ma pensarono che le stesse pietre di colà tolte servirebbero alla più solida loro costruzione. La propagazione delle filosofiche idee fu per intervalli debolmente contrastata ; ma in pieno promossa, ben conoscendo che tante idee e sensi di libertà non potevano in un popolo generoso lungamente consistere con fatti di servitù. Una unione intanto si formò di scienziati ed acuti uomini, alla quale fu il nome attribuito di setta delli Economisti. Questi ad oggetto di nazionale vantaggio portando lo spirito e le forme d’analisi sulla pubblica economia, chiamarono necessariamente da tutte le sue parti ad esame la pubblica amministrazione. Si dimostrarono o almeno si disputarono gli erronei principj e fallaci calcoli d’onde nascevano la malversazione della pubblica ricchezza, l’oppressione dei popoli, l’ingrasso dei finanzieri, la corruzione delli amministratori. Tutto ciò fu consegnato alle stampe, e da questo trasmesso ai discorsi d’ogni classe di persone : la promozione al ministero delle Finanze del sig. Turgot, uno dei più accreditati fra quelli scrittori accrebbe peso e voga alle opinioni, e la sua pronta dimissione dal posto accrebbe vieppiù la dolorosa sensazione degli abusi, ed inasprì