433 proibizione da lui proposta delle maschere e dei balli in momenti così pericolosi. Coerentemente adunque alle massime del Governo, l’Ottolini rispondeva poscia ad una lettera del Laudon (7 gennaio 1797), e ad altra di Baraguey d’Hilliers, ambedue chiedenti appoggio nelle loro mosse, che le adottate regole di neutralità non permettevangli di deviare minimamente da quella imparzialità fino allora dalla Repubblica osservata (1). Laonde, come aveano fatto i Francesi a Bergamo, facevano gli Austriaci a Palma. Occupata fino dal 3 marzo la fortezza di Osopo, nulla valsero le proteste del luogo-tenente di Udine Alvise Mocenigo, che anzi presentatosi in quello stesso dì innanzi alla fortezza di Palma il maggiore austriaco da Corte con un altro uffiziale e due servi in un calesse, faceva sapere alle guardie occorrergli di parlare immediatamente al Proveditor generale (2). All’avviso datone al comandante Odoardo Collalto, questi ordinò al capitano Foscarini, incaricato della sopraveglianza della piazza, di aprire il portello e ricevere i due suddetti uffiziali, i quali però appena introdotti, sguainarono le spade dicendo che aveano ordine di far entrare nella fortezza un corpo di milizia diretto dal detto maggiore da Corte. Sul momento stesso sopraggiunse una porzione, e poscia il rimanente della truppa ch’era stata appiattata nella strada coperta. Protestò l’ufficiale veneto che non poteva esser concessa l’introduzione di milizia senza avviso ed ordine del Proveditor generale, ma i militari afferrato il portello, e minacciando di atterrare la porta, sostennero di non voler menomamente differire il loro (1) Prov. straord. T. f. 7 e 14 genn. 1797. (2) Lettera di Odoardo Collalto comandante di Palma, Delib. Sen. T. f. N. 41. Vol. IX. 55