204 sina, partendo "senza darle i dovuti compensi ; ora chiedeva soddisfazione, ed incaricando di questa missione il segretario Jacob, intendeva dar con ciò a divedere il suo disgusto, che una sua memoria presentata fino dal 19 maggio, non essendo più nel nome del re ma della nazione, non fosse stata accettata (1). I Savii tutti concorsero nel proporre doversi dare alle querele del cittadino Makau una risposta, che dignitosamente giustificasse la condotta del veneto residente ed assicurasse del resto volersi avere ogni maggiore riguardo vei'so la nazione francese e i suoi rappresentanti. Incaricavasi quindi “il Fontana di cogliere 1’ occasione di vedere il ministro per assicurarlo che gli avrebbe usati in avvenire, giusta gli ordini del suo governo, gli stessi atti di ufficiosità che gli venissero praticati da quella Corte. La risposta però spiacque, non nell’ essenza, ma nella forma delle espressioni, al cav. Pietro Donà, il quale prese con eloquente orazione a sostenere non doversi usare espressioni forti e recise che avrebbero potuto facilmente irritare 1’ orgoglio della nazione francese, ma seguire anche in ciò quella linea di moderazione, eh’ era stata sempre il distintivo della Repubblica. Opponevagli il Savio del Consiglio di settimana, Francesco Battagia, trovarsi nell’acerbità dello stile adoperato nella nota francese abbastanza giustificazione, se un governo indi-pendente con eguale energia rispondeva. Tuttavia la sua proposta fu scartata, e seguendosi piuttosto il pusillanime consiglio del Donà, fu molto sommessamente risposto, (1) Daiii svisa il fatto dicendo ohe all’incaricato, al quale si mandarono i poteri, non riuscì di farsi riconoscere. Questi poteri non erano venuti, o quando giunsero veramente ¡1 22 gennaio 1798 Stefano Henin, che presentò le sue credenziali in data 25 dicembre, fu riconosciuto. Esposizioni Principi 22 genn. 1792?3.