320 mento delle truppe. E ben n’ erano rimeritati nella clemenza e paterna carità del Senato, il quale non ostante alle strettezze dell’ erario, e alla previdenza delle ulteriori gravissime spese, decretava un sussidio di trenta mila ducati agl’ indigenti di Brescia (1), sopprimeva il dazio della macina, non lasciava via intentata di alleviare alle comuni miserie. Inoltre con solenne decreto del 30 giugno rendeva pubbliche grazie a tanta divozione, a tanto attaccamento al governo (2), ed ordinava si facesse delle generose offerte apposita regolare tabella da tenersi esposta nelle Sale del Maggior Consiglio, del Pre-gadi, e noi soliti luoghi di s. Marco e Rialto. Tutto adunque pareva accennare a guerra, alla risoluzione di una vigorosa difesa, e levatosi il giorno 11 giugno in Senato il nobile Tomaso Mocenigo Soranzo I, si fece a domandare una deputazione di causa, ossia, corno or diciamo, licenza di parlare sull’ argomento. Il che venendogli concesso da Filippo Calbo Savio del Consiglio di settimana (3), prese ad orare, presentando prima di tutto un vivo quadro dei danni e 'pregiudizii derivanti alla Terraferma dal passaggio e dalla dimora di estere truppe, si estese in riflessi politici stilla gravità delle con- (1) Dal 1 giugno 1796 alla fine di aprile 1797 il Senato somministrò alla T' F. Ducati 2,892,794.22 Ritrattine » 669,244. 8 2,223,550.14 oltre ad altri sussidii. Vero quadro economico delle rendite della Repub. da 1 giugno 1796 a 12 viagg. 1791. Italia 1799. (2) Il Senato con parte BO giugno ringraziava colle seguenti parole : « Le nobili spontanee offerte che in continuata prova della loro costante devozione ed attaccamento alla Repubblica nostra a gara vengono fatte nelle attuali pesantissime circostanze da suddite città, corpi ed individui meritando un attestato solenne ecc. ». (3) Delib. Sen. Mil. T. F. filza 24.