438 quali la Rivoluzione è andata sempre crescendo fino ad arrivare al punto, a cui ora la vediamo. Mi riserverò in un terzo a far cenno delle conseguenze con cui la Rivoluzione ha influito e può seguir ad influire, con più o meno rimoti rapporti, sopra tutta l’Europa, delle quali dovere è, che ogni ben regolato Governo sia conoscitore e guardingo. La Monarchia Francese ne’ suoi principii fu limitata. Da tutti li scrittori è concordemente riconosciuto che sotto i Re Merovei, la Monarchia non era che una Democrazia Reale. Presso il popolo annualmente raccolto nai campi di marzo e di maggio cosi denominati per la stagione, sussisteva la facoltà di far leggi e l’uso di offerire ciascuno qualche libero donativo al Re ; presso il Re era la intera autorità di farle eseguire, e la piena disposizion delle terre concesse dalla nazione nella prima conquista delle Gallie ad uso della Corona. Nella dinastia dei Carlovingi, la facoltà legislativa passò dai campi di maggio, ai placiti, o malli4 I placiti, o malli erano Assemblee della Nazione convocate e presedute dai Re, le quali esercitavano in tutta pienezza l’autorità di far leggi non meno che di giudicare le cause maggiori. Queste Assemblee erano per la più parte composte di grandi prelati ed ufficiali della Corona, principali Baroni del Regno ed alquanti rappresentanti del popolo. Questo cambiamento di composizione nelle grandi Assemblee della Nazione, ha ir,dotto alcuni autori francesi a denominar questa seconda forma di governo, Aristocrazia Reale. Entrata al Regno la famiglia dei Capoti sotto il terrore delle invasioni normanne, e nella dissoluzione dell’ Impero in parti feudali, fu per più secoli silenzio e di leggi e di capitolari. Ogni feudo si resse coi proprj usi, ogni feudatario fu legislatore e giudice nel suo distretto ; al Re non rimase che la autorità di fare gli ordini per le terre immediatamente soggette a lui, di esigere i serrizj militari dai vassalli della Corona e di comandarne le armate. Le crociate e le guerre contro gl’ Inglesi seguiron poi e nel tempo stesso che accrebbero l’anarchia, d;strussero ed impoverirono i feudatarj, ed incorporarono molti gran feudi alla Corona ; cosicché cacciati finalmente di Francia gl’ Inglesi, Carlo VII e Luigi XI cresciuti di autorità e di forze furono in grado di poter a poco a poco riunire al poter regio la piena facoltà legislativa ed il diritto d’imposta.