79 Stefano (i), insieme con ricchissima libreria aperta al pubblico (2), e fu Giovanni Falier che si fece il benemerito mecenate di Canova. La cultura del bello nelle arti propagandosi anche nel gentil sesso, la nobil donna Maria Lippomano, sposa nel 1796 ad Alvise Querini ultimo ambasciatore della Repubblica a Parigi, acquistava nome di distinta pittrice, e traduceva dal francese le Ricerche sopra le bellezze della pittura e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni di Daniele Weber, dedicando la sua opera ad Elisabetta Foscarini altra pittrice, moglie a Lodovico Maria Widmann (3). Di Giustina Michiel, d’Isabella Teotochi Albrizzi e d’altre abbiamo parlato altrove (4). Giornali letterarii, come V Europa letteraria (1768-1773), il Giornale Enciclopedico (1774-1797) ed altri diffondevano il sapere, promuovevano e facevano note le invenzioni, le scoperte; gazzette politiche, che prima che in ogni altro Stato ebbero nascimento in Venezia al principio del XVII secolo, intrattenevano dei casi del mondo ; romanzi originali o tradotti porgeano pasto alla letteratura leggera e di piacere. Per naturai disposizione e per genio, i Veneziani sempre amatori e cultori della musica, potevano vantare anche negli ultimi tempi buoni compositori succeduti a Benedetto Marcello che nei suoi salmi avea raggiunto, si può dire, il sommo dell’ arte, e più che per 1’ addietro s’ erano quindi fatti frequenti i trattenimenti musicali. Divenivano di moda le canzonette scritte nell’ armonioso patrio dialetto con distinto successo e fama da Pietro Bu- (1) Moschini, Letteratura Veneziana I. (2) Andres, Cartas familiares t. Ili, Madrid, 1790. (8) Moschini, Della letteratura veneziana t. III. (4) Vedi sopra, pag. 12 in nota.