I. Relazione della Rivoluzione di Francia, dell’ambasciatore Alvise Pisani (scritta dal suo segretario ab. Signoretti) (1) Codice Marciano cl. VII, ital. MDOCCXLVII). 1. Serenissimo Principe. Pervenuto già al compimento della mia commissione, io, dietro agli antichi istituti, dovrei in brevi tratti delineata presentare a Vostra Serenità ed a VV. EE. l’attuale situazione dello stato da cui ritorno, marcando di essa l’interna forza e le esterne relazioni, onde servire di base ai calcoli, e di lume ai consigli dell’Eccel-lentissimo Senato nelle politiche sue discussioni. Questo piano di cose mi è reso in ora d’impossibile esecuzione, non meno dalla circostanza di lunga assenza mia, che dai cambiamenti di una rapida Rivoluzione, che non lascia in Francia nemmeno per giorni punto fisso o d’interna coesione, o di esterni appoggi. Volendo per altro continuare fino all’ultimo il tributo del costante mio zelo per il pubblico servizio, ho creduto poter non demeritarmi il compatimento dell’Eccellentissimo Senato, se alla consueta Relazione sostituissi l’esposizione d’alcune generiche idee sopra la rivoluzione presente di Francia quale dalle nozioni sul luogo con qualche diligenza raccolte, e dalle riflessioni fatte mi è sembrato risultare. Per dare qualche ordine ad una vasta e disgregata materia, la dividerò in tre parti, ed in un primo rispettoso numero parlerò delie cagioni che han preparato e delle occasioni che han fatto nascere la Rivoluzione ; in un secondo numero passerò a ragionare sulle ragioni, per le (1) Furono poi ambedue Muaioipalistl nel Governo demoor&tioo.