84 nerle, il migliorarle in tutt’ i differenti suoi rami, e di aprir loro le vie possibili dello smercio tanto negl’ interni consumi, quanto nelle spedizioni e commutazioni coi forestieri. Queste arti hanno una tal dipendenza e relazione coll’ agricoltura, col commercio e colla navigazione, che non è possibile ragionare di esse senza aver in vista li sopra espressi essenzialissimi rami, dai quali esse discendono. L’agricoltura prqduce e coltiva le materie prime, le arti mettono in opera queste materie in molte e diverse manifatture, ed il commercio serve a diffonderle negli interni consumi, e ai bisogni degli esteri Stati ; una cosa ha massima relazione con 1’ altra, pensar alle arti, e non pensar contemporaneamente all’ agricoltura ed al commercio, sarebbe come un argomentar senza principii e senza conseguenze. La terra ed il mare danno i proprii prodotti a misura della maggior o minor industria degli abitanti, e l’industria madre delle arti nasce, si assottiglia o si accresce a grado della maggior o minor estensione, della maggior 0 minor attività del commercio. A che serve incoraggire le arti, quando il proprio consumo non bastando a impiegar il ricavato delle medesime, non si trovassero esterni paesi, dove esitar ciò che delle stesse ne soprabbonda ? A che servirebbe l’agricoltura, quando mancassero le vie d’impiegarsene utilmente i prodotti, o vendendoli ai forastieri o convertendoli in diverse utili manifatture ? Il commercio adunque dev’ essere il primo punto di vita, a cui hanno a tendere 1 principali studii di chi desidera l’abbondanza de’ prodotti, e la dilatazione e perfezione dell’ arti. Questo commercio però dà anch’ esso maggiori o mi-