384 città insieme colla guarnigione, e sarebbesi egl’ incaricato della quiete del paese, tanto più che essendovi entrato a colpi di cannone poteva considerar la città come di sua conquista, nel qual caso avrebbe costituita una municipalità di avvocati e mercatanti, cacciando i nobili, e protestò che avrebbe fatto incendiare ogni terra che avesse osato sonare campana e martello ». Rispose il Priuli, essere stato sempre suo vivo impegno di mantenere 1’ ordine e la pubblica tranquillità, e di dar prove manifeste dell’ amicizia del veneto governo, chiamando lo stesso generale Augerau a testimonio delle sue sollecitudini per far arrestare i colpevoli d’ assassinii contro i Francesi; che però prima di sentenziarli cpnve-niva soddisfare ai metodi delle leggi sempre sacri in tut-t’ i paesi e fra tutte le nazioni ; che si erano spediti alcuni corpi di truppe ai Comuni per contenerli nei sentimenti della moderazione prescritta dalle massime del governo ; che i generi richiesti dall’ esercito erano stati sempre somministrati dall’ ufficiale all’ abbondanza a misura delle ricerche ; che se alcuni mancarono, come avvenne della legna, fu perchè dalla guerra stessa ne erano stati tardati o impediti i trasporti ; che quanto alle carni, di cui si lagnava, 1’ ufficio della Sanità era abbastanza vigile, nè poteva lasciare alcun dubbio sulla qualità delle medesime ; che, rispetto alla domanda dei cavalli e dei muli, non poteva ascondergli la somma difficoltà di compiacerlo, ma che tuttavia sarebbesi fatto il possibile. Il rinforzo delle guardie alle porte, continuava, avere il solo oggetto di assicurare nella città la bramata quiete, tale essere pure lo scopo delle pattuglie e delle cernide chiamate a presidio della città, espediente al quale esso generale medesimo avea in addietro spontaneamente eccitato il rappresentante ; insomma la condotta della veneta Repubblica ben lungi