478 Mi venne comunicato (ciò che forse sarà d’ altronde derivato a V. S. ed a VV. EE. ma che tuttavia non credo per una parte di sopprimere) che riescisse al ministro di .Russia a Genova di procurarsi copia delle particolari istruzioni del Comité diplomatico di Parigi rilasciate a M.r de Semonville destinato plenipotenziario presso la Porta ottomana, le quali da esso ministro trasmesse alla sua Corte, si facesse questa premurosa di renderle note a quelle di Vienna, di Berlino, di Spagna ed a questa di Napoli. La prima e la più estesa parte di queste istruzioni versa sopra 1’ incarico che gli si dava di usar ogni mezzo per indurre il Divano a prender parte negli affari di Polonia, ma siccome importuna e tarda presentemente riesce ogni misura per le cose a quella parte avvenute, cosi credo superfluo di trattenermi in questo articolo. Manderò bensì a V. S. ed a VV. EE. la copia delia seconda parte giacché mi è riuscito di averla, la quale sarà per risultare loro non meno curiosa, che degna di molto riflesso. Esso Semonville per le ultime lettere sue ha saputo tuttavia trattenersi a Genova in attenzione, per quanto si dice, delle somme che gli vennero assegnate per impiegarle a sedurre il Ministero ottomano, ma intanto rilevo che le suddette Corti in conseguenza dell’ avuta comunicazione incaricato abbiano il rispettivo loro ministro presso la Porta, di procurare di mal prevenirla contro la persona di esso Semonville, e di tentare che non venghi accettato da quel governo. Egli è certo che riuscir può pericoloso all’ interesse delle medesime anche a quella parte qualunque sia la presente situazione della Porta, non atta a promuovere grandi affari ma suscettibile di dar retta a delle insinuazioni che possono occasionar dei disturbi, delle male intelligenze e dei dispendi. La Corte di Torino fa tenere eccitato questo gabinetto sull’argomento del noto progetto, quindi so che nuovi impulsi venissero dati anche nel passato ordinario a codesto sig. presidente Miche-roux, e non si fece alcun cenno dal segretario di Stato, come dietro ad alcuni avvisi lo aveva egli supposto. Omissis.