502 che l’aristocrazia, e questa è più odiosa a quella che il governo monarchico. Sotto di un re, il favore d’ un solo può togliere qualunque del popolo dal fango, ed innalzarlo alle prime dignità, siccome ne abbiamo tanti esempj ; ma nell’ aristocrazia vi vuole la nascita, ed il calzolajo non può sperar mai di arrivar un giorno ad esser senatore nè del maggior Consiglio. In questa somma contestazione in 1111 soggetto di guerra che pa reva dover interessar tutt’ i governi, in cui hanno preso parte tutte le Potenze, le poche altre che sono rimaste neutrali non hanno voluto ammettere presso di sè, nè ministro pubblicamente riconosciuto, nè armi innalzate della Repubblica francese, ciò che non poteva essere giustificato, se non riguardo a quei pochi principi che vi furono costretti da una soprastante forza irresistibile, e da una necessità che non ha legge. Perciò le Potenze alleate hanno dovuto vedere di molto mal occhio un passo nelle circostanze unico dell’ Eccellentissimo Senato che a primo colpo aveva sembianza piuttosto di una parzialità che di una leale neutralità, e riguardo alquale hanno voluto piuttosto affettar il disprezzo, che palesar il risentimento. Ma siamo debitori al supremo Tribunale di VV. EE., alla loro condotta savia e ferma, che ha saputo distruggere i sospetti coi fatti, di averle poi interamente disingannate sul modo di pensare della Repubblica, di aver dissipato tutte le nubi che si erano innalzate e di aver allontanato tutt’ i pericoli. Dei giacobini sparsi in tutta la terra cercarono da principio di far trionfare le loro massime per mezzo dell’opinione, ma questa nón avendo fatto gran fortuna nel mondo, cercarono di sostituire e d’incutere da per tutto la paura dei Francesi. Sorprenderà 1’ età future che i miseri popoli sieno stati i maggiori nemici di questi funesti principj francesi, di questa guerra d“i poveri contro i ricchi, di questa anarchia democratica che ha fatto della scelleratezza un sistema, e che per lo contrario i più gran proseliti siensi manifestati i nobili, i possidenti, i pretesi filosofi, e le teste tormentate dalla mania di giocare spirito. Nè è da tacersi a questo passo di una setta che per la derivazione dei medesimi principii di libertà e di eguaglianza, 0 sia di uno spirito d’indipendenza, si rende molto sospetta ai governi, voglio dire dei Framassoni almeno di quelli che si chiamano Venerabili, e che sono del sinedrio, i quali sono tutti giacobini, ed in generale anche di quelli che non sono iniziati nei gran misteri, si osserva che non ve n’è alcuno veramente nemico dichiarato dell’attuale