156 stra sicurezza starsene isolati da tutti gli altri ? Anche senza entrar in alleanze, che esigono matar ita e tempo, vi sono de’ mezzi di avvicinarsi con una più stretta corrispondenza, e con delle aperture segrete; si può essere attaccati più all’ uno che all’ altro, e si può essere legati senza essere alleati. Una Potenza, che se la intende bene con altre, esige più considerazione politica ed è più garantita dalle soperchierie. E vero, che le circostanze, fanno gli alleati, ma questi non si trovano poi così prontamente al solo momento del bisogno. Percorro coll’ occhio tutte le Corti d’ Europa ; e vedo che 1’ eccellentissimo Senato è il solo Principe, che non ha relazioni politiche con altri. L’aver de’ ministri di varie Corti non basta, poiché una corrispondenza consuetudinaria non forma oggidì un legame. L’Inghilterra e la Francia tengono reciprocamente un ministro plenipotenziario e un ambasciatore, e nissuno dirà certamente, che a fronte di avere due ministri per parte, queste due Corti siano assai amiche fra loro. Poiché senza previdenza tutto è caso, mentre abbiamo la guerra in tanta vicinanza, la nostra sicurezza ci obbliga a seguitar un sistema ragionato di politica, adattato alle circostanze, imitando la prudenza de’ nostri maggiori. Ambasciatore e cittadino non ho potuto trattenermi da questi riverenti riflessi nel momento attuale ; se non meritano peso, V V. EE. non ostante non isdegneranno il mio zelo ». Savie ed opportunissime considerazioni erano queste, ma sgraziatamente tutte le faccende politiche s’ erano da qualche tempo ristrette nelle mani dei Savii del Consiglio (1), i quali nell’ aspettativa degli eventi, ed alieni (1) Brano allora Francesco Foseari, Pietro Barbarigo, Girolamo Ascanio Giustinian, Pietro Zen, Gio. Querini e Francesco MorosiniPr. X