1U9 buona intelligenza con la Francia, erano inevitabili alcuni fatti, acconci a destare in questa il sospetto d’ una maggior deferenza della Repubblica verso l’Imperatore e d’ una secreta propensione a favorirne gl’ interessi,, a causa specialmente del passaggio di truppe, che in virtù di antichi trattati, si avviavano per la via di Campara dal Tirolo nella Lombardia (1). Però al prosperare dello armi francesi in Savoja, il cav. Francesco Pesaro, Savio di settimana, fatti premurosamente richiamare i senatori dalle autunnali villeggiature (2), vivamente orava in Senato che alcuni provvedimenti di estrema urgenza si prendessero, non per provocare, ma per impedire d’ essere provocati od assaliti, per allontanare dalle venete terre la guerra, e con essa le ingiurie, le ruberie e le carnificine che l’accompagnano; ricordava le molestie infinite ricevute durante la guerra della successione di Spagna solo perchè inermi ; salvo in complesso esserne andato lo Stato in quella susseguente-del 1745, perchè bene in armi ; essere questo il solo mezzo d’ imporre rispetto agli stranieri, di contenere i sudditi che tentar volessero novità ; che se pur succedesse, coni’ era pressoché inevitabile, qualche correria di nemici, qualche rubamento, come potrebbe la Repubblica risentirsene se si trovasse destituita affatto dei mezzi di appoggiare le sue lagnanze ? L’ armarsi non poter dare sospet ti ad alcuno, conosciuta essendo la fede della Repubblica, ed inaudita cosa sarebbe che lo straniero altra alternativa (1) Relazione de! commissario a Campava, conte Prato, sullo stato di quella strada per cui passano le truppe austriache a tenor delle sovrane reciproche convenzioni dal confine all’ estero luogo del Borghetto trentino all' altro di Gotto mantovano, coll' intermedia stazione veneta di Campara, Corti 5 die. 1792, filza N. 1104 e 24 nov. 1792 Esposizioni Principi. (2) ottobre 1792.